Le ragione di un contropremio letterario Il Contropremio Carver è nato nel 2003 a Roma cercando di capire come premiare i libri senza essere condizionati dai nomi degli autori o dai marchi editoriali. Premiare dunque solo le storie, i racconti, le poesie, le ricerche dei saggi. Leggere e valutare con le mani e la mente libera. Senza condizionamenti, tirate di manica, sostegni e consigli. Dopo ventidue anni siamo sempre qui pronti a leggere e amare e odiare i libri. E se guarderete bene, scoprirete che negli anni tanto male non abbiamo fatto, perché l'onestà intellettuale e la trasparenza alla fine ripagano sempre. |
A Lucca presso l'auditorium della Biblioteca comunale Agorà si è tenuta la cerimonia di premiazione del Contropremio Carver 2023. Andrea Giannasi dopo le interviste agli autori arrivati nelle cinquine ha letto i verdetti.
Il Carver 2023 narrativa è andato a "Umane traiettorie. Percorsi dentro di sé e oltre di sé di Luisa Patta (BookTribu); per la saggistica primo premio a "Di fronte alla Shoah. Arte tra testimonianza ed empatia" di Salvatore Trapani (Corsiero editore); nella poesia ha vinto "Per far vivere altro cadiamo" di Marco Carretta (Industria & Letteratura)
La giuria ha selezionato i finalisti dell'edizione 2023 del Contropremio Carver. Si tratta di 21 libri tra narrativa, poesie e saggistica.
La Confraternità del Carver è una banda di scrittori, poeti e saggisti che finalisti del Contropremio condividono qualche esperienza.
Abbiamo diviso il campo tra scrittori, lettori e librai.
Ma dopo essere arrivati in finale e aver vinto il Contropremio Carver che cosa succede? Dopo quindici anni ce lo siamo chiesto e abbiamo riletto i nomi delle passate edizioni scoprendo alcuni cose molto particolari.
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